La
stanza è semibuia. Solo i raggi di un sole morente, stanchi di una ennesima
giornata che sta evolvendosi verso il crepuscolo, stanno insinuandosi filtrando
tra le fessure della finestra veneziana.
Il
mondo è rimasto fuori.
Le
mani si muovono tra gli scaffali della libreria…le dita scorrono sui
libri…Marx…Marcuse…Mao… gabbie ideologiche che lentamente sprofondano nelle
sabbie mobili della storia. Le orecchie si fanno più attente, un lieve
scricchiolio le fa girare di scatto la testa! Cos’è stato? Niente…forse era
solo l’immaginazione…..il cuore batte forte.
La testa è rimasta a quella piazza, a quei giovani col
sorriso e il tricolore, fuori dai dogmi. E’ un pensiero proibito, una colpa da
espiare… Sola, in quella stanza. Le dita che prima scorrevano sul polveroso
“Capitale”, adesso scivolano in intimi percorsi accompagnati dalle immagini di
quei ragazzi.
Belli come la vita e neri come la morte.
B.F.A.D.
B.F.A.D.
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